Centrale Montemartini
- Pierpaolo Cioeta
- 28 mar 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Con questo piccolo reportage fotografico, della serie "racconti in pochi scatti", vi porto a visitare un luogo affascinante, un riuscitissimo esempio di accostamento tra archeologia industriale e quella classica.
Questo luogo è la Centrale Montemartini, a Roma zona Ostiense.
La Centrale Montemartini, sito rientrante nel circuito dei Musei Capitolini, è stata il primo impianto pubblico di produzione di elettricità a Roma, sorto agli inizi del 1900 sulla Via Ostiense tra i Mercati Generali e la sponda sinistra del Tevere.
La sua storia procede di pari passo con quella dell' Azienda Elettrica Municipale, attuale Acea, nata nel 1909.
Dal sito ufficiale centralemontemartini.org apprendiamo che " La storia del polo espositivo dei Musei Capitolini nella ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino.
Per liberare gli spazi del Museo del Palazzo dei Conservatori, Museo Nuovo e Braccio Nuovo mantenendo accessibili al pubblico le opere, è stata infatti allestita nel 1997 negli ambienti ristrutturati della prima centrale elettrica pubblica romana una mostra dal titolo "Le macchine e gli dei", accostando due mondi diametralmente opposti come l'archeologia classica e l'archeologia industriale. In un suggestivo gioco di contrasti accanto ai vecchi macchinari produttivi della centrale sono stati esposti capolavori della scultura antica e preziosi manufatti rinvenuti negli scavi della fine dell'Ottocento e degli anni Trenta del 1900, con la ricostruzione di grandi complessi monumentali e l’illustrazione dello sviluppo della città antica dall'età repubblicana fino alla tarda età imperiale. L’adeguamento della sede a museo, il restauro delle macchine e la sezione didattica del settore archeo industriale sono stati realizzati dall’Acea.
Lo splendido spazio museale, inizialmente concepito come temporaneo, in occasione del rientro di una parte delle sculture in Campidoglio nel 2005, alla conclusione dei lavori di ristrutturazione, è stato confermato come sede permanente delle collezioni di più recente acquisizione dei Musei Capitolini. Nei suoi spazi continua il lavoro di sperimentazione di nuove soluzioni espositive collegato alla ricerca scientifica sui reperti; l'accostamento di opere provenienti da uno stesso contesto consente anche di ripristinare il vincolo tra il museo e il tessuto urbano antico"
La visita è molto bella, il tempo necessario a realizzarla è di circa 3 ore.
Nessuna autorizzazione è richiesta per realizzare fotografie e l'illuminazione all'interno della Centrale è eccellente, non è quindi necessario munirsi di cavalletto o monopiede.
Buona visione.



















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