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10 domande a Max Giorgetta

  • Immagine del redattore: Pierpaolo Cioeta
    Pierpaolo Cioeta
  • 6 mag 2016
  • Tempo di lettura: 4 min

"10 domande a", per conoscere il punto di vista di persone che, come noi, amano la fotografia.

Sono convinto che il confronto sia un prezioso strumento di crescita e la condivisione di una passione sia il miglior carburante per alimentarla.

Conosciamo quindi Max Giogetta, fotografo professionista di Latina che, specializzato tanto nella fotografia glamour, quanto in quella subacquea, è tra i pochi in Italia a praticare con successo il genere che potremmo definire Glamour Subacqueo.




Max, quando hai iniziato a fotografare?

Ho iniziato da bambino, a 11 anni. La mia prima fotocamera era una Kodak formato 126

Cosa rappresenta per te la fotografia?

La fotografia è il mezzo per esternare ciò che sento interiormente: sensazioni, impressioni, momenti particolari e cosa mi gira per la testa quando sono dietro l’obiettivo.

Cerco di trasmettere agli altri, con le immagini, ciò che vorrei dire con le parole.


Chi o che cosa ha ispirato il tuo stile personale?

Henri Cartier-Bresson: "E' un'illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa."


Tre immagini che ti descrivono: perché hai scelto queste?


Foto Glamour, esaltare ciò che ci è stato donato è una delle cose che mi piace: quando una bella donna è davanti alla mia fotocamera cerco farla diventare un dea.

Qui è stata usata una tecnica luce classica con 3 punti luce: 2 con softbank 60x60 ed uno con soft bank 50x90, fotocamera Nikon D700 con lente 28/70.

Foto Subacquea, questa foto descrive la libertà ed il silenzio, sensazioni che si provano a stare in assenza di gravità, quasi è il mio secondo mondo.

Mi piace usare la migliore descrizione che è stata utilizzata da Sergio Sarta:

“Noi subacquei siamo una categoria di persone privilegiate perché abbiamo la fortuna di vedere ciò che gli altri possono solo immaginare, o conoscere indirettamente attraverso racconti, i filmati e le riprese fotografiche. Tutti possono ammirare una bella alba, uno splendido tramonto, le cime innevate di superbe montagne, i capolavori d’arte che l’uomo nei secoli ha creato a testimonianza della sua presenza ed anche la fantastica vita animale e vegetale che rende meravigliosa la terra. Pochi però, anzi pochissimi rispetto all'intera umanità, hanno la possibilità di andare direttamente sott'acqua ed avvicinare di persona quel fantastico mondo che la mano invisibile del Creatore ha voluto celare sotto la massa immane degli oceani, forse per nascondere un’infinità di segreti che solo a pochi per volta possono essere svelati, così da renderli ancora più misteriosi ed interessanti all'occhio umano, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e di stimolante.”

Tecnica: ho usato la mia Nikon D700 con il fisheye con 2 flash su bracci mobili con angolo 120°


Foto glamour/subacquea, questo è un settore in cui mi sono cimentato come sfida, in quanto in Italia non è sviluppato, ed ho unito le 2 cose: esaltare il corpo femminile in acqua utilizzando come scenografia il riflesso che l’acqua produce da sotto.

Qui la tecnica è doppia, bisogna unirle ma con delle attrezzature specifiche: ho utilizzato la mia Nikon D700 con il 17/35, un solo flash sulla fotocamera, 2 in acqua, uno dal basso e uno da dx a 60 cm dal fondo, e 2 flash posti fuori dell’acqua, un fondale nero ed un velo rosso, fondamentale l’apporto della MUA per il make-up waterproof.


Da cosa è composto il tuo corredo fotografico?

Nikon 2 corpi D800E, 1 corpo D700 e le ottiche 14/24 - 28/70 - 70/200 - 17/35 - 60mm - 105mm, il fisheye, il 24mm, 50mm f.1,4 , 85mm f.1,4 ,300mm e 5 flash Nikon Sb800 e SB900

Ovviamente poi c’è tutta la parte dell’attrezzatura che uso sottacqua, scafandro Seacam x D800 con tutti gli accessori, e i 7 flash con accessori.

Poi il parco luci: 7 punti a luce continua per un totale di 9000w con tutti gli accessori e 3 flash professionali Bowens con accessori.

Conta di più l'occhio, la tecnica o cos'altro?

Conta l’inventiva e l’innovazione.

Non bisogna essere ripetitivi, è chiaro che la tecnica sta alla base di tutto.

Il più bel complimento da fare ad una tua fotografia e cosa, invece, non dirti mai.

-questa foto mi fa vivere sensazioni e mi trasporta in un’altra dimensione

-Non dirmi mai che una mia foto è banale

Chi inizia oggi a fotografare, dovrebbe…?

Come in tutti i mestieri, studiare ed apprendere le tecniche di base, cosa che oggi si sta perdendo, ma anche ascoltare chi ne sa più di lui per imparare.

Hai un aneddoto da raccontare?

Quando ho iniziato a fotografare glamour, contattai un bravo fotografo italiano ma non famoso, il quale mi disse: stacca il cervello dagli istinti sessuali, tu hai capacità e talento per cui isola gli istinti maschili e ragiona artisticamente, non guardare una donna come se fosse un oggetto, ma come una ispirazione su cui costruire un’opera d’arte, come uno scultore intaglia la sua materia prima.

E sopratutto non far avance alle modelle, sarebbe la fine di tutti tuoi sogni.

Una cosa simile me la disse uno dei più importanti fotografi italiani subacquei qualche anno dopo, quando incominciai ad ottenere i primi riconoscimenti internazionali.

Mi disse "la fotografia o la hai dentro o non la hai. Tu ce l’hai, sviluppala scattando e scattando…"

Quale è lo scatto dei tuoi sogni?

Oso: lo scatto che sarà immortalato per sempre nella storia della fotografia!


Grazie Max, è stato un piacere ospitarti, quali sono i tuoi contatti per continuare a seguirti o rintracciarti?

Chi interessato può seguire i miei lavori sul sito personale www.maxgiorgetta.it


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