10 domande a Giovanna Griffo
- Pierpaolo Cioeta
- 25 mag 2016
- Tempo di lettura: 9 min
"10 domande a", per conoscere il punto di vista di persone che, come noi, amano la fotografia.
Sono convinto che il confronto sia un prezioso strumento di crescita e la condivisione di una passione sia il miglior carburante per alimentarla.
Conosciamo quindi Giovanna Griffo, nata a Catanzaro nel 1972 ma vive a Latina ormai dal 1978.
Giovanna lavora come fotografa professionista Fine Art&Travel e Post-Producer, e svolge attività di formatrice e relatrice nella didattica fotografica professionale in seminari, workshop e conferenze, seguiti da fotografi professionisti e fotoamatori provenienti da ogni regione d'Italia ed anche dall'estero.
Nel 2009, dopo aver abbandonato una lunghissima carriera nel mondo dell'Information Tecnology, fonda ed amministra uno dei portali italiani storici della fotografia a scopo didattico: www.maxartis.it.
Collabora attivamente con le riviste Tutti Fotografi, Progresso Fotografico, Fotografare, DigitalCamera, Magazine UK, con pubblicazioni divulgative sulla fotografia e la postproduzione.
E' rappresentata a Londra e New York dalle agenzie Gallery Stock e Art+Commerce.
Le sue fotografie sono utilizzate in campagne pubblicitarie ed editoriali di livello internazionale da Nissan, Hewlett Packard, Ford Foundation, Columbia University Press, Bloomberg, Business week, Pushkin Press UK, Schurman Retail Group, Daily Mail, W.H.Freeman & Co./Worth Publishers.

Giovanna, quando hai iniziato a fotografare? La mia passione per la fotografia è nata dentro una camera oscura all'età di 6 anni. Era quella di mio padre, dove spesso mi portava per insegnarmi già le prime magie in quella stanza delle meraviglie!
Come non rimanere affascinata ed incantata davanti a quelle immagini che prendevano vita dal nulla?
Sono ancora innamorata di quella magia e spero di esserlo per tanto tempo ancora.
Cosa rappresenta per te la fotografia?
La fotografia per me è una grandissima, immensa, devastante, sconfinata espressione della sensibilità, dell'amore per il mondo e la vita, della voglia di "sentire", della capacità di emozionarci anche di fronte alle piccole cose della vita, di fermarci un attimo a guardare quei gesti sui quali nessuno si sofferma, sulla luce che nessuno si accorge ci accarezza, sulle forme che molti sottovalutano in quanti modi si sanno trasformare, sul guizzo di un istante che è vivo ed è reale solo in quel preciso istante temporale e che dopo un secondo già non esiste più. Amo la fotografia, sì l’amo.
Amo quella sensazione che ti brucia dentro la testa per giorni magari, perché hai un’idea che vuole venire al mondo, ma non puoi manipolarla prima, non puoi fare dei tentativi, non puoi accompagnarla per mano. Te la devi tenere in testa, fino alla fine, la devi coccolare molto tempo, le devi dare attenzioni, devi farla prima crescere dentro di te, e poi, nell'arco di un millesimo di secondo magari, darle la vita.
La fotografia è diversa da tutte le altre forme d’arte creativa.
In tutte le altre forme il processo è più lento, meno impulsivo, più metodico, più strutturato, ma nella fotografia… ci vuole una frazione di secondo per portarla alla vita, un tempo brevissimo per far nascere un’idea che chissà da quanto tempo custodivi nella testa.
Ed è qui che nascono le tensioni, le frustrazioni, le "fissazioni”, perché quelle idee, quei desideri che vorresti portare nel mondo, stanno troppo bene dentro la nostra testa, e più ci rimangono e più diventano ingombranti, e più magari ci affezioniamo ad essi, e non vogliamo più lasciarli, ma far sì che continuino a crescere. E così accade, a volte, che dentro lo spazio di un click, si sprigionino tensioni, dolori, gioia e sentimenti enormi, ci sentiamo più sereni, più sollevati perché ora possiamo finalmente condividerli con qualcuno, guardarli ogni volta che lo desideriamo, e non aver più paura che possano svanire dimenticati proprio dalla mente che li ha generati.
Niente come l’immagine è più sintetica e densa di messaggi che arrivano dritti come un fulmine, attraverso l’occhio di chi guarda, nella testa e nel cuore.
Però per riuscire a far questo è necessaria una dote, rara, quanto preziosa: essere specchio del mondo e rendere il mondo specchio di noi stessi. Se ci riusciamo, il mondo entra dentro di noi e ne fuoriesce ancora più ricco, più completo, più vero anche, e non c’è più distinzione fra vedere e sentire, il mondo parla attraverso te e tu parli attraverso il mondo”.
Chi o che cosa ha ispirato il tuo stile personale? La natura è la mia fonte di ispirazione primaria. Trovo in essa il piacere più grande e la voglia di continuare a scoprirla per raccontarla attraverso la mia visione e la mia sensibilità.
Tre immagini che ti descrivono: perché hai scelto queste?

La prima che ho scelto è una fotografia che ho scattato in Islanda a marzo 2015. Questo è stato uno dei momenti più incredibili della famosa tempesta magnetica del 17 marzo 2015, talmente potente che è stata vista fin sulle nostre Dolomiti (forza Kp9). Dopo 6 giorni in cui non abbiamo mai visto uno spiraglio di cielo, finalmente, la sera del 17 marzo il cielo rischiara, e noi ci troviamo in uno dei pochi punti privi di nubi in Islanda! Abbiamo il privilegio di assistere ad una vera e propria tempesta magnetica che ha generato un'aurora di potenza Kp9, visibile già dall'ora blu!
Vederla danzare quando ancora il cielo è luminoso è stata un'esperienza unica. Non si vedeva un'aurora di questa potenza dal 2013 e la terra d'Islanda ha voluto onorarmi con questo dono che conserverò nel cuore per tutta la vita. Ci arrampichiamo su per una collina ghiacciata per poter avere un punto di vista più favorevole e decido di volermi fare un autoscatto insieme al mio compagno.
Imposto 10 secondi di autoscatto e spero di riuscire ad avere un buon punto per la composizione.
Ci armiamo di torce, io rossa e lui bianca e ci illuminiamo. Nulla mi avrebbe preparata alla sorpresa che avrei trovato guardando la foto dallo schermino: l'aurora era sopra di noi a forma di cuore. Un augurio? Una benedizione? Non lo so. So solo che quella è stata la sera più emozionante della mia vita per aver assistito ad uno spettacolo del genere con la persona che amo e con degli amici fantastici. Dati di scatto: Nikon D800 14-24 nikkor f2.8 f/2.8
10 sec 1600 iso

La seconda foto che ho scelto è stata invece scattata in Canada, nel British Columbia, ottobre 2015. Per realizzare questa foto ci sono voluti: -8900 km in aereo -8 ore di viaggio in un giorno di auto prima di arrivare in questo posto -3 orsi incontrati nella foresta -22 scatti per realizzare questo photomerge -8,6 gb il file finale -4 ore di postproduzione per il montaggio E poi...sperare che: - quella unica sera in cui sarei stata lì il cielo fosse sereno - avere l'ansia di avere disponibili sono 15 minuti di buio prima che sorgesse la Luna - che gli orsi incontrati poco prima non venissero a trovarmi mentre scattavo! Che emozione incredibile scattare nella più completa oscurità mai sperimentata in vita mia! Questo posto (Helmcken Falls) è uno dei posti più bui del mondo classificato di livello 1 (ovvero buio assoluto in una scala da 1 a 15) Più volte sono andata in posti assolutamente privi di inquinamento luminoso in giro per il mondo ma ogni volta c'era qualche impedimento (luna presente, cattivo tempo, non riuscire a trovarsi all'orario giusto) e riuscire ad avere la fortuna di avere le condizioni meteo perfette, al momento giusto, beh per me è un sogno che si avvera!! Non ho mai visto uno spettacolo più emozionante di questo in vita mia: questa enorme e magnifica cascata che fa un salto di 141 metri nel vuoto, che riempiva con il suo fragore il silenzio assoluto della notte, e le stelle che potevi toccarle. Ecco, quella notte, ho realizzato un mio sogno, spero con la mia fotografia di essere riuscita a raccontarne un pezzettino anche a voi.

La terza fotografia è ancora una fotografia Canadese, stavolta siamo a Vancouver Island settembre 2015. Era il giorno dell'eclissi totale di Luna, ed in tantissimi quel giorno sono stati con il naso verso il cielo per catturare questo spettacolo. Io sono stata più fortunata di tutti gli amici italiani perché quel giorno ero in Canada e ho avuto la possibilità di fotografarla in condizioni assolutamente eccezionali! Mentre in Italia l'eclissi totale è avvenuta solo in piena notte (verso le 3 del mattino), in Canada era già in eclissi totale fin dal tramonto! Così ho avuto il privilegio di fotografarla completamente in eclissi appena sopra l'orizzonte durante l'ora blu! Non è stato facile trovare il posto ideale dove fotografarla, per questo è necessaria una accurata pianificazione, soprattutto quando sei in un posto che non conosci, Trovare un posto con la giusta esposizione verso Est che abbia la visuale libera, magari trovare un posto che abbia anche un primo piano interessante.
A me non interessa fare documentazione scientifica, ma amo raccontare storie, quindi per me fotografare il disco lunare da solo nel cielo non ha senso, cercavo qualcosa che potesse raccontare l'evento in modo più emotivo che scientifico. Quel giorno ero a Victoria (Vancouver Island) e cerco su google map un luogo aperto verso est e trovo Oak Bay.
Ci vado ovviamente con largo anticipo rispetto al sorgere della Luna perché voglio trovare la postazione più adatta. Questo è stato fondamentale!
Appena dopo il tramonto, la baia si riempie di migliaia di persone e di fotografi che vogliono immortalare l'evento! Un vero carnaio! Tutti a fotografare l'eclissi!! Per fortuna io avevo già piazzato il mio cavalletto con il 70-200 e nessuno mi avrebbe spostata da lì! E poi c'è stato qualcuno che ha deciso di godersi lo spettacolo lontano da tutta la calca: una donna si prepara per pagaiare su una di quelle tavole dove si sta in piedi e si dirige al largo per godersi la sua eclissi, in totale silenzio e pace. Ed io la ringrazio perché lei, è colei che dà senso alla mia foto e mi fa apprezzare la poesia di quell'attimo in cui la Luna arrossiva violentemente, forse imbarazzata da tutti quegli occhi puntati verso di lei. Dati di scatto: Nikon D800 70-200 nikkor f2.8 f/6.3 1/20 sec 100 iso
Da cosa è composto il tuo corredo fotografico? Come corpo macchina utilizzo una Nikon D800 affiancata dalle seguenti ottiche: 14-24 nikkor f2.8 24-70 nikkor f2.8 70-200 nikkor f2.8 VR 50 nikkor f1.4 105 micro nikkor f2.8 VR
Conta di più l'occhio, la tecnica o cos'altro? La fotografia ha una duplice anima: messaggio (inteso come contenuto emotivo, narrativo, reportagistico) e tecnica (intesa come il mezzo per far venire fuori il messaggio). Prova ad immaginare di avere tantissime belle idee e pensieri che vuoi comunicare a qualcuno, ma tu parli solo italiano ed il tuo interlocutore è straniero.
La tecnica che ti consentirà di comunicare è la conoscenza della lingua. Altrimenti, per quanti bei pensieri puoi avere in testa, rimarrai muta. Tecnica e comunicazione non sono due cose distinte, ma sono l'ordito, intimamente intrecciato, sul quale si tesse una fotografia.
Quante volte sento dire dai principianti "la tecnica non serve a niente!
E' l'emozione che conta!!" peccato però che senza la tecnica la foto difficilmente trasmetterà alcunché. La tecnica è la bocca e le labbra e la lingua che permettono alla fotografia di parlare.
Con questo voglio dire che se si ha qualcosa da dire non basta pensarlo, non basta avere la buona intenzione del "vorrei dire questo", bisogna articolare la lingua, muovere le labbra, dare aria nei polmoni, costruire la frase secondo le regole grammaticali e sintattiche del nostro linguaggio ed esprimere quindi la nostra parola. Una fotografia senza tecnica è come un pensiero senza labbra e senza lingua, non lo potrà ascoltare nessuno.
Lo stesso vale per una fotografia che ha solo tecnica e nessun pensiero da dire. E' come ascoltare una frase perfettamente composta (secondo tutte le regole grammaticali e sintattiche) ma che è priva di significato e che non ci comunica niente.
Quindi, se la foto non parla da sola, il problema potrebbe essere su uno dei due fronti (tecnica o contenuto), oppure su tutti e due (tecnica e contenuto), perché attenzione, se usiamo la tecnica sbagliata per articolare un pensiero (immaginate una frase densissima di significato ma sgrammaticata) ci apparirà comunque incomprensibile. Così è in fotografia.
Una foto senza tecnica può rimanere muta, oppure "mutilata", da una codifica errata, perché non si è in grado di esprimersi bene. Una foto senza messaggio, ma con una tecnica eccellente, può rimanere muta ugualmente, perché non avrà niente da dire. Solo l'unione delle due cose sarà in grado di creare la Fotografia.
Il più bel complimento da fare ad una tua fotografia e cosa, invece, non dirti mai Il più bel complimento: "la tua fotografia riesce a farmi vivere l'emozione di essere lì" Cosa non dirmi mai: "ma è ritoccata?"
Chi inizia oggi a fotografare, dovrebbe...? Chi inizia oggi a fotografare dovrebbe studiare, e studiare e studiare ancora.
Oggi c'è il falso mito del "tutto e subito", "tanto che ci vuole", "basta scattare e prima o poi impari". Nessun percorso di eccellenza e professionalità è mai stato fatto senza un percorso fatto di studio, dedizione, passione, determinazione, sperimentazione.
Senza dimenticare che devi amare quello che fai, con passione viscerale, con sfrenata gioia, è qualcosa di contagioso e chi ti osserverà ne rimarrà incantato. Divertiti, sogna, emozionati quando fotografi e non aver paura a condividerlo con gli altri. Trova la tua unicità, il tuo stile, le tu fotografie devono potersi riconoscere in mezzo a mille altre. Non aver paura di essere te stesso, la fotografia è comunicazione e può essere anche arte.
Quale miglior modo di espressione di ciò che sei?
Sei un essere unico e speciale che può brillare come una gemma al sole, brilla!
Lascia che la luce che ami catturare nelle tue fotografie entri un po’ anche dentro di te, gli altri se ne accorgeranno.
Hai un aneddoto da raccontare? "Mi consigli una macchina fotografica che faccia belle foto?"
Mi spiace, ma ancora non l'hanno inventata.
Se fa belle o brutte foto dipende ancora da chi si mette dietro la macchina.
Quale è lo scatto dei tuoi sogni? Quello che non ho ancora scattato e che spero di non scattare mai, per continuare ancora a sognare.
Grazie Giovanna, è stato un piacere ospitarti, quali sono i tuoi contatti per continuare a seguirti o rintracciarti?
Grazie a te Pierpaolo, i miei siti sono www.maxartis.it e www.giovannagriffo.it e la mia pagina Facebook GiovannaGriffo.Photographer
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